Sudanesi, etiopi, eritrei, somali, per lo più: questo palazzone fatiscente dal “prestigioso” passato (era l’ex facoltà di lettere di Tor Vergata), ribattezzato “citta invisibile” (l’omaggio a Calvino è involontario) è il simbolo di un’Africa dimenticata. Che fuori dal Raccordo Anulare sopravvive in una condizione di precarietà assoluta, con servizi igienici non idonei e ambienti pericolanti ...